La riorganizzazione russa verso sud. Il commento di C. Bertolotti a RaiNews 24 (2 aprile 2022

Lo abbiamo più volte detto, in questa sede, che le forze russe non avrebbero sferrato un’offensiva volta a conquistare Kiev attraverso il combattimento nell’area urbana della capitale.

Una presa della città sarebbe stata possibile solamente se il governo non avesse retto e se le forze armate ucraine non fossero state concentrate attorno e all’interno della capitale, come in molte altre città.

Claudio Bertolotti

A questo punto quella che spesso viene evocata come la mancata offensiva russa su Kiev, peraltro mai confermata data l’entità e la natura delle truppe impiegate, oltre alla difficoltà implicita nel conquistare un centro abitato (come Kharkiv e Mariupol ci hanno dimostrato) e, infine, l’assenza di bombardamenti a tappeto che sono azioni preparatorie all’offensiva sui centri abitati, – si è palesata per quello che in realtà era: un piano d’inganno per tenere impegnate molte delle riserve ucraine altrimenti impiegabili sui fronti considerati primari: il Donbass e l’area a nord-est della Crimea.

Oggi la Russia è padrona indiscussa del Mar d’Azov, di fatto un mare nostrum russo, e tale rimarrà al termine del conflitto poiché è un elemento di successo che Putin, indipendentemente dagli esiti della guerra, presenterà al popolo russo per mantenere una forma di consenso quanto più ampio.

Ora la Russia starebbe riorganizzando le truppe e concentrando gli sforzi su obiettivi raggiungibili e funzionali alla propria agenda e in previsione di un accordo negoziale che, per forza di cosa, definirà una via d’uscita solo se Putin potrà vantare l’ottenimento di alcune forme di successo.

I quattro “fronti” militari

Lo sforzo principale della Russia è ora focalizzato sull’Ucraina orientale, con due sforzi principali subordinati: catturare la città portuale di Mariupol e catturare l’intera regione di Donetsk e Luhansk prima di negoziare un cessate il fuoco favorevole al Cremlino e dichiarare raggiunti gli obiettivi della guerra.

Le forze russe sono impegnate in 4 direttrici d’attacco (4 sforzi):

Sforzo principale: Ucraina orientale (composta da due sforzi di sostegno subordinati);

Primo sforzo di sostegno: Kharkiv e Izyum;

Secondo sforzo di sostegno: Kiev e l’Ucraina nord-orientale; e

Terzo sforzo di sostegno: Asse sud.

  1. Le forze russe sull’asse di Kharkiv hanno abbandonato gli sforzi per prendere la città. I loro nuovi obiettivi rischiano di 1) bloccare le forze meccanizzate ucraine sul posto e 2) guidare a sud-est per collegarsi con le forze russe nell’Oblast di Luhansk.
  2. Le forze russe intorno a Kiev e nel nord-est dell’Ucraina cercano di condurre un’azione di arretramento – il ritiro ordinato delle forze di combattimento – per il riadattamento e l’ulteriore ridispiegamento su altri assi di avanzata.
  3. È improbabile che le forze russe sul fronte meridionale, centrate su Kherson, conducano operazioni offensive nel prossimo futuro; al contrario potranno essere impiegate nella difesa del territorio occupato intorno a Kherson in funzione di contrasto alle azioni ucraine



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