La strategia di Hamas nella nuova dimensione “sotterranea” della guerra. Il commento di C. Bertolotti a SKY TG 24

L’intervento di C. Bertolotti a SKY TG24, puntata del 28 ottobre 2023.

La minaccia principale che i soldati israeliani dovranno affrontare nella fase condotta dell’operazione di bonifica della Striscia di Gaza e, in particolare, dell’area urbana di gaza city, è quella proveniente dalla dimensione sotterranea, strategicamente sfruttata dal gruppo terrorista di Hamas per muovere, vivere e combattere sul campo di battaglia che si sta delineando.

Come recentemente riportato da Judy Siegel-Itzkovich sul Jerusalem Post, il livello di sviluppo dei tunnel, non solo in termini di dimensioni ma anche di utilizzo e finalità, ha ridefinito e implementato il nuovo concetto operativo dell’organizzazione Hamas.

Inizialmente tunnel dedicati al contrabbando di merci, sono poi stati utilizzati per il mercato nero di armi per poi divenire, progressivamente, linee di comunicazione e di accesso al campo di battaglia, di fatto definendone un ruolo da vie di comunicazione tattica – utile ai rapimenti come quello del soldato Gilad Shalit nel 2006 – in infrastrutture operative di trasferimento e nascondiglio.

La fase successiva di utilizzo dei tunnel da parte di Hamas è stata caratterizzata in un’ulteriore salto di qualità, imponendo agli stessi un ruolo strategico nella condotta di operazioni offensive, così come rilevato dalle forze di difesa israeliane (IDF, Israeli Defense Forces) durante la fase condotta dell’operazione Protective Edge, nel 2014. Un’evoluzione nella struttura stessa dei tunnel e nel loro utilizzo coerente con la crescente e dimostrata volontà dell’organizzazione terroristica palestinese di condurre prioritariamente operazioni nella dimensione sotterranea.

Fino agli anni 2000, le gallerie venivano solitamente scavate a una profondità variabile da quattro a dodici metri, ma con una criticità strutturale significativa già sotto i quattro metri. Una profondità minima che di fatto era all’epoca una soluzione adeguata e coerente agli usi e gli obiettivi di Hamas.

Ma Hamas ha saputo migliorare, in maniera progressivamente più tecnica e strutturale, la costruzione dei nuovi tunnel e l’adeguamento di quelli già costruiti, aumentando la profondità, le dimensioni e la disponibilità di locali di rifugio più ampie e aree logistiche di stoccaggio per equipaggiamenti militari. Un’evoluzione strutturale che si è accompagnata a un miglioramento delle dotazioni militari, dei mezzi per realizzarle, di impianti elettrici e di comunicazione sempre più sofisticati.




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