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La diplomazia pubblica russa nella guerra cognitiva: attori, narrazioni e strumenti digitali.

di Claudio Bertolotti.

Introduzione

Nel contesto della competizione geopolitica contemporanea, la guerra cognitiva si configura come una dimensione emergente della conflittualità ibrida, in cui l’informazione, la percezione e l’influenza culturale assumono un ruolo strategico. In questo ambito, la Federazione Russa ha sviluppato una complessa architettura di diplomazia pubblica orientata non solo alla promozione dell’immagine nazionale, ma alla produzione intenzionale di narrazioni che favoriscano i propri interessi strategici e delegittimino quelli dei competitor internazionali. Analizziamo qui i principali strumenti e attori della diplomazia pubblica russa, con particolare attenzione al ruolo svolto dal concetto di “Mondo Russo”, dagli istituti statali di proiezione culturale e dall’impiego della diplomazia digitale nel contesto pandemico. Particolare attenzione sarà dedicata al caso italiano, con riferimento all’operazione “Dalla Russia con amore”, emblematica per comprendere la sovrapposizione tra assistenza umanitaria e strumenti di guerra informativa.

1. Il “Mondo Russo” come dispositivo ideologico

Il concetto di Russkij Mir (Mondo Russo) rappresenta un pilastro fondamentale nella strategia comunicativa e geopolitica della Federazione Russa. Questa ideologia combina elementi di identità linguistica, memoria storica e solidarietà diasporica per consolidare l’influenza di Mosca sulle comunità russofone nel mondo. Non si tratta solo di un collante culturale, ma di un paradigma geopolitico che giustifica l’intervento e la presenza russa nei Paesi ex sovietici e oltre. 

Origini e Sviluppo del Concetto di Russkij Mir

Il termine Russkij Mir ha radici storiche profonde, ma è stato rilanciato nel discorso politico russo contemporaneo a partire dagli anni 2000. Nel 2007, il presidente Vladimir Putin ha istituito la Fondazione Russkij Mir con l’obiettivo di promuovere la lingua e la cultura russa all’estero. Questo concetto è stato ulteriormente sviluppato per includere una visione del mondo in cui la Russia si presenta come protettrice dei russofoni ovunque essi si trovino, giustificando così interventi politici e militari in nome della difesa dei “compatrioti”. 

Strumenti di Promozione del Russkij Mir

La promozione del Russkij Mir avviene attraverso una serie di strumenti istituzionali e narrativi:

  • Fondazione Russkij Mir: organizzazione che finanzia progetti culturali e educativi per diffondere la lingua e la cultura russa.
  • Rossotrudničestvo: agenzia governativa che coordina la cooperazione umanitaria internazionale e sostiene le comunità russofone all’estero.
  • Chiesa Ortodossa Russa: istituzione che svolge un ruolo chiave nel rafforzare l’identità spirituale e culturale russa, spesso in sinergia con le politiche statali.
  • Media e Diplomazia Pubblica: utilizzo di media statali e social media per diffondere narrazioni favorevoli alla Russia e per influenzare l’opinione pubblica internazionale.

Implicazioni Geopolitiche

Il Russkij Mir funge da giustificazione ideologica per le politiche espansionistiche della Russia. È stato utilizzato per legittimare l’annessione della Crimea nel 2014 e il sostegno ai separatisti nelle regioni orientali dell’Ucraina. La narrativa del Russkij Mir sostiene che la Russia ha il diritto e il dovere di proteggere i russofoni ovunque si trovino, anche attraverso l’intervento militare .

Critiche e Controversie

Il concetto di Russkij Mir è stato oggetto di critiche sia interne che internazionali. Molti lo vedono come una forma di neo-imperialismo che mina la sovranità degli Stati vicini. Inoltre, l’uso della lingua e della cultura come strumenti di influenza politica solleva preoccupazioni riguardo alla manipolazione dell’identità culturale per fini geopolitici.

2. Gli attori istituzionali: Gorchakov Fund e Rossotrudnichestvo

Due istituzioni svolgono un ruolo cardinale nella diplomazia pubblica russa: il “Gorchakov Fund for Public Diplomacy” e Rossotrudnichestvo.

Il Gorchakov Fund for Public Diplomacy

Istituito nel 2010 su iniziativa del Ministero degli Affari Esteri russo, il Gorchakov Fund ha l’obiettivo di promuovere la visione geopolitica del Cremlino nel contesto internazionale. Finanzia progetti, conferenze e programmi accademici mirati a consolidare l’influenza russa all’estero, in particolare nei Paesi dell’ex Unione Sovietica. Il Fondo sostiene organizzazioni non profit russe e straniere, nonché centri di ricerca orientati alla politica estera, attraverso l’erogazione di sovvenzioni. Inoltre, implementa programmi scientifici ed educativi per giovani esperti, figure pubbliche e giornalisti, come il “Dialogue for the Future” e il “Diplomatic Seminar of Young Specialists”

Rossotrudnichestvo

Fondata nel 2008, Rossotrudnichestvo è l’agenzia federale russa incaricata di gestire le relazioni con la diaspora e sviluppare iniziative di cooperazione umanitaria, educazione e promozione linguistica. Opera in oltre 80 Paesi attraverso i Centri Russi di Scienza e Cultura, promuovendo la lingua e la cultura russa, e organizzando programmi educativi e culturali. Tra le sue attività principali vi sono il programma “New Generation”, che offre viaggi di studio in Russia per giovani leader stranieri, e “Hello, Russia!”, rivolto ai giovani compatrioti all’estero. Rossotrudnichestvo svolge un ruolo attivo nella politica estera russa, consolidando le attività dei sostenitori pro-Russia nella regione post-sovietica e diffondendo la narrativa del Cremlino.

Entrambe le istituzioni sono strumenti chiave della strategia di soft power russa, mirata a rafforzare l’influenza culturale e politica di Mosca a livello globale.

3. Diplomazia digitale, disinformazione e il caso italiano

Uno degli elementi più innovativi della strategia russa è l’adozione della diplomazia digitale, intesa come utilizzo sistematico delle tecnologie informatiche per finalità di influenza politica e manipolazione dell’informazione. Le piattaforme digitali, i social media e i portali informativi alternativi vengono impiegati per veicolare narrazioni filo-russe, alimentare il dubbio e polarizzare le opinioni pubbliche, sfruttando spesso il meccanismo della disinformazione e delle fake news.

Durante la pandemia da Covid-19, la Russia ha intensificato tali operazioni, presentandosi come attore responsabile e solidale (si pensi agli aiuti medici inviati in Italia), mentre diffondeva contenuti che screditavano i sistemi sanitari e politici dei Paesi occidentali. Questo approccio ha trovato espressione nell’operazione “Dalla Russia con amore”, che ha visto il dispiegamento di personale militare russo in Lombardia nel 2020, ufficialmente per attività di sanificazione. Tuttavia, numerose fonti italiane ed europee hanno sollevato preoccupazioni in merito al potenziale utilizzo di tale missione come strumento di spionaggio e raccolta informativa su infrastrutture sensibili. Come ho avuto modo di approfondire in un mio precedente articolo, tale operazione rappresenta un esempio concreto di applicazione della guerra ibrida russa, in cui propaganda, disinformazione e attività di intelligence convergono nel contesto di una crisi umanitaria.

Conclusioni

La diplomazia pubblica russa si configura come uno strumento strutturato e deliberatamente orientato alla proiezione di influenza, parte integrante di una più ampia strategia di guerra cognitiva. Essa si fonda su una combinazione di dispositivi simbolici (come il “Mondo Russo”), istituzioni statali operative (come il Gorchakov Fund e Rossotrudnichestvo), e tecnologie comunicative digitali sofisticate. Il caso dell’operazione “Dalla Russia con amore” dimostra come, in contesti di emergenza, la cooperazione umanitaria possa trasformarsi in un’occasione di penetrazione informativa e di influenza strategica. Comprendere tali dinamiche è oggi essenziale per proteggere la resilienza cognitiva delle democrazie e prevenire l’erosione della fiducia pubblica nelle istituzioni.

Bibliografia

  • Bertolotti, C. (2025). Dalla Russia con amore: le nuove minacce per l’Italia e il ruolo della Russia tra cyberspazio, salute pubblica, disinformazione e spionaggio. START InSight.
  • EUvsDisinfo. (2020). Coronavirus: Disinformation Can Kill. European External Action Service.
  • Kuznetsova, I., & Mikhelidze, N. (2020). Russian Public Diplomacy: Instruments and Narratives. Istituto Affari Internazionali.
  • Laruelle, M. (2015). Russian World: Russia’s Soft Power and Geopolitical Imagination. Center on Global Interests.
  • Pomerantsev, P. (2019). This Is Not Propaganda: Adventures in the War Against Reality. Faber & Faber.