MUSK

BYE BYE ELON.L’addio di Musk tra riforme e controversie

di Melissa de Teffè dagli Stati Uniti – giornalista con Master in Diplomazia presso l’ISPI, esperta di politica statunitense, accreditata per START InSight presso il Dipartimento di Stato (US).

Da oggi Elon Musk torna in Texas per occuparsi finalmente a tempo pieno delle sue società. Le dimissioni da DOGE (Dipartimento per l’Efficienza Governativa) rispettando il limite legale di 130 giorni previsto per i “dipendenti governati speciali”. Il mandato, iniziato il 20 gennaio 2025, subito dopo l’insediamento dell’amministrazione Trump si è concluso ieri e da oggi Musk torna in Texas ad occuparsi delle sue società.

Persona controversa soprattutto per intrattenere una vita privata particolare, nonostante i suoi successi in ambito tecnologico, è ora al centro di numerose critiche che affondano soprattutto nei numeri. Infatti, inizialmente, Musk aveva promesso durante la campagna elettorale di essere in grado di diminuire i costi del governo federale statunitense di ben 3.000 miliardi di dollari, poi è sceso a 2 e infine oggi si chiude la sua esperienza con 170 mila miliardi, che qualunque sia il parere è certamente un traguardo. La delusione ovviamente c’è, viste le altisonanti promesse e l’assenza nel compimento di queste. Tuttavia, l’idea di alleggerire la burocrazia, di smascherare le frodi, e cancellare programmi assolutamente inutili è un argomento che qualsiasi cittadino nel mondo apprezza, visto che sono le nostre tasse a supportare queste spese.

In 130 giorni il comitato ha collaborato con diverse branche dell’esecutivo entrando come consulente con l’obbiettivo di eseguire quanto descritto. Alcuni ministeri come quello degli Affari Esteri, ha visto la cancellazione di programmi che sponsorizzavano frivolezze e ideologie in paesi all’estero assolutamente inutili. Per citarne alcuni:

  • $2 milioni per corsi di ceramica in Marocco.
  • $1 milione per sostenere i sindacati in Sudan.
  • $6 milioni per aumentare il turismo in Egitto.
  • $2,5 milioni per veicoli elettrici in Vietnam.
  • $15 milioni per preservativi distribuiti ai Talebani
  • $446,700 per promuovere l’ateismo in Nepal
  • $20 milioni per “Sesame Street” in Iraq.

Dopo USAID, Doge si è concentrato sul dipartimento della Social Security (la previdenza sociale) che ha generato proteste in tutto il paese tanto da causare un’ingiunzione da parte di un giudice federale che ha temporaneamente bloccato Doge dall’accesso ai sistemi della Social Security perché contenenti dati sensibili di milioni di americani, e definendo questo lavoro una “caccia alle streghe”. L’ordinanza di marzo scorso includeva la richiesta di cancellare qualsiasi dato identificabile dove, sempre secondo il giudice Ellen Hollander non c’erano prove sufficienti di frode o spreco. Seppure i casi effettivi di frode nel sistema pensionistico americano fossero significativamente inferiori rispetto a quanto inizialmente riportato, la meccanizzazione e il suo ammodernamento sono stati sicuramente benefici.

Quali frodi?

Frode telefoniche: DOGE sostiene che il 40% delle richieste telefoniche all’Amministrazione della Social Security (SSA) era fraudolento. Tuttavia, i dati interni della SSA hanno rivelato che meno dell’1% delle oltre 110.000 richieste telefoniche esaminate è stata contrassegnata come potenzialmente fraudolenta.

 Beneficiari deceduti: Elon Musk ha evidenziato la presenza di 20 milioni di persone decedute registrate come vive nel database della SSA. Sebbene il dato fosse corretto, inseguito è stato possibile verificare che tali registri non ricevevano benefici, e le anomalie erano causate da sistemi di codifica obsoleti, piuttosto che da frodi attive.

Beneficiari con età avanzata: DOGE ha anche trovato che erano registrati beneficiari con 150 anni o più d’età. Tuttavia, questa situazione è stata attribuita a un malinteso relativo al sistema COBOL della SSA, che, quando manca una data di nascita, imposta una data di riferimento predefinita, generando età improbabili.

Impatti delle azioni di DOGE

Nonostante l’obiettivo di ridurre frodi e inefficienze, le riforme promosse da DOGE hanno avuto conseguenze non previste:

Ritardi operativi: L’introduzione di controlli antifrode ha rallentato del 25% l’elaborazione delle richieste di benefici, provocando ritardi significativi per i beneficiari.

Riduzione del personale: Con una riduzione del 12% del personale della SSA e la chiusura di diversi uffici, i dipendenti rimasti hanno dovuto affrontare un carico di lavoro maggiore, con un impatto negativo sulla qualità del servizio offerto.

Nell’esercizio di trovare altre problematiche quello che è balzato quasi subito all’inizio dei lavori, è stata la scoperta sull’inefficienza del sistema di pensionamento per i dipendenti federali. Avendo molti dipendenti federali, deciso di accettare l’offerta di Musk di andare in prepensionamento hanno creato un ingolfamento nel sistema che ha messo in luce che normalmente ci vogliono sei mesi di passacarte dal giorno della domanda. Grazie a Doge si è scoperto il perché.

Scoperta dell’archivio sotterraneo e inefficienze nel sistema di pensionamento

Musk ha evidenziato l’esistenza di un archivio sotterraneo in una vecchia miniera di calcare a Boyers, Pennsylvania, noto come Iron Mountain, dove venivano conservati i documenti cartacei relativi alle pensioni dei dipendenti federali. Questo sistema antiquato comportava ritardi significativi nel trattamento delle richieste, con un numero limitato di pensionamenti processati mensilmente. Musk ha definito questa situazione come un “salto nel passato” definendolo preistorico tanto fosse inadeguato e inefficiente.

Transizione al sistema digitale

In risposta a questa situazione, DOGE ha avviato un’iniziativa per digitalizzare completamente il processo di richiesta delle pensioni. A partire dal 2 giugno 2025, l’Office of Personnel Management (OPM) ha iniziato a elaborare tutte le nuove richieste di pensionamento in formato digitale, con l’intenzione di cessare l’accettazione di documenti cartacei dal 15 luglio 2025. Questa mossa mirava a velocizzare i tempi di elaborazione e a ridurre i costi. Business Insider

Impatti sul personale e sulle operazioni

Le riforme implementate da DOGE, tra cui la riduzione del personale e la chiusura di uffici regionali, hanno avuto impatti significativi sul funzionamento dell’Administration della Social Security (SSA). Le modifiche alle politiche hanno comportato un aumento dei tempi di attesa per l’elaborazione delle richieste di pensionamento e disabilità, con oltre 600.000 richieste in sospeso e più di un milione di casi post-entitlement ritardati. I critici sostengono che queste misure hanno causato più inefficienze, ritardi, e maggiori frustrazioni per il pubblico.

L’apparente addio è avvenuto venerdì, nello studio ovale dove Donald Trump ha ospitato una conferenza stampa con Elon Musk per informare ufficialmente la fine del mandato del miliardario come “consulente governativo speciale” alla guida del cosiddetto “Dipartimento per l’Efficienza Governativa”.

La partenza di Musk arriva dopo settimane di crescente pressione riguardo alla sua gestione del dipartimento, durante la quale ha ridotto migliaia di posti di lavoro, risorse e spese pubbliche.

Ecco i principali spunti dell’evento:

1. “Elon non sta andando via per sempre”, afferma Trump

Musk “non sta andando via definitivamente” e molti membri del suo team resteranno nell’amministrazione, ha dichiarato Trump ai giornalisti, nella giornata degli addii ufficiali.

“Elon, – ha detto Trump – verrà e andrà; questa è una sua creatura, e penso che farà molte cose”.

Successivamente, Musk ha dichiarato: “Le mie dimissioni non sono la fine di DOGE, ma un inizio”, aggiungendo che continuerà a visitare la Casa Bianca come “amico e consigliere” del presidente. “Spero poter continuare a dare consigli al presidente ogni volta che lo desideri”, ha detto Musk.

2. Entrambi minimizzano le voci su un conflitto

Trump ha elogiato Musk come “uno dei più grandi leader aziendali e innovatori che il mondo abbia mai prodotto” e ha tributato un sentito omaggio agli sforzi “rivoluzionari e consequenziali” del miliardario per ridurre la forza lavoro federale e il peso del governo.

Gli elogi sicuramente lusinghieri arrivano pochi giorni dopo che Musk ha pubblicamente criticato il piano fiscale di Trump, affermando che la legge di bilancio “mina il lavoro che il team di DOGE sta facendo”. I commenti di Musk sembrano non aver creato alcun senso di frizione tra lui e il presidente, a dimostrarlo infatti è stata la consegna da parte di Trump a Musk di una grande chiave dorata con l’emblema della Casa Bianca, un oggetto simbolico riservato per le “persone davvero speciali” come ringraziamento per il lavoro svolto per il Paese.

3. Musk evita una domanda sull’uso di droghe

Musk ha evitato una domanda sul suo presunto consumo di droghe, liquidando l’argomento e accusando il New York Times di diffondere “bugie” sul Russiagate. Secondo il Times, Musk avrebbe fatto uso regolare di ketamina, ecstasy e funghi psichedelici durante la sua ascesa politica, con il consumo di ketamina a livelli preoccupanti.

Il bilancio del lavoro di Elon Musk alla guida del Department of Government Efficiency (DOGE) risulta complesso e controverso, con elementi positivi e negativi.

Punti Positivi:

  • Innovazioni e Ottimizzazioni: Musk ha portato a una ristrutturazione significativa dei processi governativi, cercando di ridurre gli sprechi e ottimizzare i costi. Ha affrontato la questione dell’inefficienza del governo e cercato di modernizzare la burocrazia, pur affrontando numerose difficoltà.
  • Impatto sull’innovazione tecnologica: Musk ha promosso l’uso della tecnologia, inclusi gli sforzi per digitalizzare i sistemi, migliorando la trasparenza e la gestione dei dati pubblici.

Punti Negativi:

  • Sprechi e Impatti sui Servizi: Le sue riforme, sebbene mirassero alla riduzione della spesa, hanno portato a tagli di personale significativi che hanno causato rallentamenti e qualità nei servizi, con ritardi e inefficienze.
  • Problemi di Privacy e Sicurezza: Le accuse di violazioni della privacy e le preoccupazioni riguardo alla gestione dei dati sensibili sono state un altro punto controverso.
  • Critiche alle sue Promesse: Le sue ambizioni di tagliare sprechi per una cifra favolosa non si è avverato.

Conclusione:

Il lavoro di Musk come capo di DOGE ha avuto un impatto misto. Sebbene abbia introdotto alcune innovazioni positive, la sua gestione è stata segnata da controversie legate a inefficienze operative, violazioni della privacy e difficoltà nella realizzazione delle sue promesse. Se da un lato ha cercato di migliorare l’efficienza, dall’altro ha generato incertezze e malcontento, con conseguenze negative per i beneficiari dei servizi pubblici e sicuramente nonostante la sbandierata trasparenza nei contenuti che è ammirevole, rimangono impresse le immagini negative di lui sul palco con una sega a motore. Un po’ troppo?