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Principali eventi nell’area del Maghreb e del Mashreq – Agosto

Algeria

Il movimento di protesta tiene alta la tensione nel paese da oltre 6 mesi. Gli algerini hanno lanciato un movimento di protesta senza precedenti lo scorso febbraio, scendendo nelle strade delle città di tutto il paese e costringendo l’allora presidente 82enne Abdelaziz Bouteflika ad abbandonare l’idea di ricandidarsi per un quinto mandato dopo 20 anni al vertice del potere. Da quando Bouteflika si è dimesso, il movimento ha continuato a reclamare una completa revisione del sistema politico e in questo quadro, negli scorsi mesi, tutta una serie di figure di spicco fra cui ministri, uomini d’affari, personale militare e della sicurezza sono stati arrestati nell’ambito di un’operazione anti-corruzione denominata Mani Pulite. Le manifestazioni non accennano però a placarsi e i manifestanti, anche in conseguenza delle repressioni attuate dalle forze di sicurezza, rivendicano uno stato che sia a vocazione civile. L’opposizione politica del Partito delle Forze Socialiste (FFS) ha chiesto all’esercito di prendere ad esempio quanto avvenuto in Sudan, così da avviare un dialogo serio, inclusivo, trasparente e incondizionato che consenta un’efficace transizione democratica . L’alto comando dell’esercito, indebolito sotto l’ex leader, ha nel frattempo guadagnato importanza; per il capo dell’esercito, Ahmed Gaid Salah, le “richieste fondamentali” del movimento sarebbero state “interamente” soddisfatte: il 2 agosto ha “categoricamente” respinto l’avvio di colloqui con i manifestanti che, in risposta, hanno chiesto le sue dimissioni e quelle degli altri vertici compromessi col precedente regime di Bouteflika.

Nel frattempo, poco dopo la metà di settembre è stato annunciato che le prossime elezioni presidenziali si terranno il 12 dicembre.

Egitto

L’Egitto va alla ricerca di opportunità nel processo di ricostruzione libico. La ricostruzione della Libia offre opportunità commerciali ai produttori egiziani di materiali da costruzione, in particolare tenuto conto delle enormi eccedenze: le infrastrutture libiche, i settori del turismo, dell’elettricità e delle comunicazioni sono soggetti particolarmente interessanti per le aziende egiziane. Secondo la Libyan Trade Chambers Association, i progetti nella prima fase della ricostruzione della Libia dovrebbero ammontare a un totale di circa 20 miliardi di dollari. In tale ottica, le principali società di costruzioni egiziane stanno contattando agenzie di finanziamento, tra cui la African Development Bank, la Banca mondiale e la European Investment Bank per gli investimenti e il finanziamento dei progetti in Libia. La concorrenza delle società cinesi e turche rappresenta un elemento di sfida per le imprese egiziane .

Israele

Il 17 agosto, poco dopo il lancio di tre missili contro Israele – uno dei quali ha colpito una casa a Sderot –, le forze israeliane hanno sparato a un gruppo armato di palestinesi lungo la barriera di sicurezza della Striscia di Gaza. In un arco di 10 giorni, sei terroristi palestinesi armati – molti dei quali attuali membri ed ex di Hamas – hanno attraversato la barriera di sicurezza che circonda la Striscia di Gaza prima di essere uccisi dalle truppe israeliane. In un caso, il 1 ° agosto, l’uomo armato ha aperto il fuoco contro i soldati israeliani, ferendone tre, prima di essere ucciso. Il 17 agosto, quattro terroristi pesantemente armati, con fucili d’assalto e lanciagranate, hanno tentato di infiltrarsi nel territorio israeliano prima di essere individuati e uccisi dalle truppe al confine. Eventi che si inseriscono nel complesso scenario di conflittualità caratterizzato da un primavera in cui le violenze sono drammaticamente aumentate lungo il confine di Gaza, con accese rivolte e attacchi incendiari. Nelle ultime settimane, la violenza è diminuita in aderenza a un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas .

Libano

Il Libano guarda alle significative opportunità delle estrazioni offshore di idrocarburi, le cui prime trivellazioni, iniziate tra novembre e dicembre, offrono prospettive ottimistiche anche in conseguenza della seconda concessione di licenze estrattive. Il Libano, che si trova nella regione del Mediterraneo orientale dove dal 2009 sono stati scoperti numerosi giacimenti di gas sottomarini in acque israeliane, cipriote ed egiziane, auspica che l’accesso a fonti di energia offshore possa dare il via a una ripresa economica del paese negli anni a venire. Il Libano ha siglato i suoi primi accordi di esplorazione e produzione offshore di gas e petrolio nel 2018 con un consorzio composto dalla francese Total, l’italiana Eni e la russa Novatek .

Marocco

La Spagna ha inviato 750 veicoli, 15 droni e dozzine di apparecchi radar in Marocco per contribuire a migliorare il controllo dei flussi migratori. La collaborazione nel controllo delle frontiere e del contrasto ai flussi migratori tra Spagna e Marocco ha comportato una “significativa riduzione dell’arrivo dei migranti in Spagna”. Gli sforzi del Marocco per frenare la migrazione irregolare verso la Spagna hanno contribuito a rallentarla in maniera significativa. Il mese di luglio si è concluso con una significativa riduzione della migrazione irregolare: 13.326 migranti irregolari sono arrivati in Spagna, quasi 9.000 in meno rispetto al periodo precedente, mentre, sempre a luglio, le forze di sicurezza hanno intercettato 2.362 migranti in mare rispetto ai 7.885 dello stesso periodo del 2018. Il Marocco considera la Spagna uno dei suoi principali partner nella lotta contro l’immigrazione irregolare. Nel complesso, secondo l’European Border and Coastguard Agency Frontex “il numero di attraversamenti illegali registrati lungo le principali rotte migratorie d’Europa è aumentato del 4% rispetto al mese precedente.

Siria

Il 19 agosto le forze siriane sono entrate nella città chiave di Khan Shaykhun, provincia di Idlib, affrontando pesanti combattimenti con i jihadisti e i loro alleati ribelli; le forze governative impegnate nei pesanti combattimenti con i militanti, hanno lasciato decine di caduti sul campo. Le forze armate siriane sono entrate in città per la prima volta da quando ne hanno perso il controllo nel 2014. Al momento quasi del tutto disabitata, Khan Shaykhun era abitata da circa 100.000 persone prima dell’inizio dell’attuale escalation militare; la maggior parte, sfollata, proveniva dalla provincia di Hama. Il 6 agosto, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha ribadito le sue intenzioni di lanciare un’operazione militare turca contro le cosiddette Unità di protezione del popolo curdo (YPG), ad est del fiume Eufrate nella Siria nord-orientale; una dichiarazione che è arrivata due giorni dopo l’annuncio di Erdogan sulla notifica dei piani strategici fatta da Ankara agli Stati Uniti e alla Russia.
Il 19 agosto, aerei da combattimento siriani hanno preso di mira un convoglio militare turco entrato illegalmente in Siria, provocando vittime .